“Cosa sia la provvidenza è affare di piedi più che di testa: bisogna aver iniziato il cammino per scoprirlo. Poche settimane fa il nostro gruppo si trovava in una condizione di grande difficoltà. Non abbiamo capi a sufficienza per tenere alto il nostro servizio educativo scout. Che fare? In questi casi la nostra associazione ha diversi strumenti e ci siamo trovati per valutarli tutti. A distanza di poco tempo fa un certo effetto aver trovato tutte le figure necessarie senza grandi fatiche.
Così abbiamo deciso di iniziare l’anno con il gesto della lavanda dei piedi. Con questo abbiamo voluto rivivere la calma sicurezza con cui vogliamo vivere: se ci lasciamo amare da Dio, dalla comunità, dai fratelli non ci mancherà nulla. L’acqua era fredda, togliersi gli scarponi davanti a tutti era imbarazzante: così nel nostro servizio non mancano le grandi fatiche, il tempo da difendere, i limiti da sopportare.
In fondo siamo tutti capi per provvidenza. Non solo nel fatto che l’arrivo di due aiuti ci ha sorpreso. Soprattutto nel senso che ognuno fa servizio perché ha ricevuto nel passato e nel presente. Perché ha una moglie, un marito, una famiglia che lo supportano. Siamo capi che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente cercano di dare.
buona strada!”
Dal discorso di apertura per l’Anno Scout 2011/2012, a cura del nostro A.E. Don Marco
